Alluviomorti

20.11.2013 03:31

Le parole del geologo Fausto Pani, sulla situazione idrogeologica della Sardegna, sono molto semplici e di facile ed immediata comprensione.

“Passata l’emergenza si continuerà a costruire dove non si dovrebbe. E soprattutto a dimenticare che l’acqua riesce sempre a ritrovare il suo vecchio percorso, anche se coperto dal cemento, come è successo ad Olbia.”

“Ancora una volta si ripetono gli stessi errori. A furia di espanderci e ridurre i corsi d’acqua ci si fa del male. E non tutto, purtroppo, è recuperabile. Bisognerebbe abbattere interi quartieri e lottizzazioni. Mentre in Olanda si allargano gli argini per dare respiro, qui si tappa tutto.”

Riguardo ad Olbia: “il vecchio nucleo, il centro storico, non ha subito i terribili danni delle periferie, perché prima si costruiva con cognizione, rispettando anche i piccoli torrenti. Ora non più.”

E ancora: “le aree pianeggianti sono quelle di pregio, non si riflette più sul fatto che i sedimenti sono stati trasportati proprio da un corso d’acqua ed ecco le conseguenze. Le mappe geologiche e urbanistiche segnalano i punti a rischio e addirittura i livelli di esondazione. Ma poi tutto resta sulla carta e forse nemmeno più sulla carta.”

E la devastazione riguarda anche le campagne, distrutte da frane e smottamenti: “il territorio è dimenticato dai privati e dall’amministrazione pubblica. Manca la manutenzione ordinaria di contadini e pastori, anche per via del continuo spopolamento e i piccoli comuni hanno difficoltà a gestire i piani di Protezione Civile. Alcuni non hanno nemmeno questo piano, non sanno dove le persone si devono riunire in caso di estrema emergenza, come questa. Da qui il panico.”

Sono parole che condannano un’intera generazione, sorda ad ogni allarme.

Non ci stiamo autodistruggendo.

Al contrario.

Stiamo disperatamente cercando di salvare un nostro effimero benessere per scaricare sulle generazioni future il disastro di scelte criminali.

Nipoti e pronipoti ci malediranno e giustamente.

Sono infinitamente più sfortunati di noi.

Noi, almeno, siamo solo alluvionati.

Loro molto peggio, sono già alluviomorti.

BAGABLOB