Il Gallo non canta più

23.05.2013 22:53

Se ci fosse ancora bisogno di capire chi era Don Andrea Gallo, possono servire le parole di quando raccontò quel che accadde durante una manifestazione in ricordo di Fabrizio De Andrè   

“Dori Ghezzi riservò 250 posti per me, e io mi presentai a teatro coi miei derelitti. Qualcuno dell'organizzaz­ione intendeva mandarli nel loggione, confinarli lassù, con la scusa che non c'era più spazio a disposizione. Non vi preoccupate dissi, ci penso io."

“Fermai il traffico della sala e come un vigile li feci sedere in platea, tre qui, due là: tossici, barboni, prostitute accanto a notai, dame e politici”

"No, lì no" mi intimarono. "Lì ci va il ministro della Cultura Giovanna Melandri."

"Allora le mettiamo accanto una puttana delle vecchie case, vedrai come esce arricchita dall'incontro!"

“Erano tutti molto preoccupati, mi chiedevano garanzie su ciò che sarebbe successo e io li tenevo sulle spine rispondendo che non potevo saperlo, essendo io un prete, non un indovino. Invece sapevo benissimo ciò che poi accadde: i miei emarginati erano quelli che durante le canzoni piangevano veramente»

Stasera Vauro ti ha rappresentato in maniera formidabile disegnandoti al cospetto di San Pietro che ti chiede: “Don Gallo ma perché vuole andare all’inferno ?”.

E tu rispondi “perché è lì il mio posto, tra gli ultimi”.

Riposa in pace.

BAGABLOB