La "saeta" si è fermata

07.07.2014 22:44

La morte consacra definitivamente la grandezza della "saeta rubia" che da mito vivente diviene mito e basta.

Se ne è andato Alfredo di Stefano.

Il suo cuore aveva cominciato a spengersi in una zona adiacente al Santiago Bernabeu, dove si era sentito male.

E dove, sennò.

Ma quel cuore non aveva voluto fermarsi subito, quasi volesse rendere l'onore delle armi al grande Campione, quasi volesse consentire al mondo di sapere, per evitare una uscita di scena senza la dovuta passerella finale.

Più dei filmati sbiaditi delle sue imprese, tanto ha potuto (e può ancora) l'immaginario e il ricordo di chi, non più giovanissimo, lo vide all'opera e lo considerava addirittura più forte di Pelè.

Ma anche chi, come me, non lo ha vissuto direttamente, non può non essere affascinato dalla magia di una storia, anche personale, che appartiene ad un calcio che non c'è più e che forse - proprio per questo - è ancora più bella.

Sulle tue Pampas ti aspetta Puskás, Campione.

Oramai è un Real dell'altro mondo.

BAGABLOB