Lacrime prescritte

06.05.2013 22:46

Si è spento oggi Giulio Andreotti.

Nel senso che – per riprendere una splendida allegoria di Beppe Grillo ante M5S -  si è spenta  la registrazione dei dati di 60 anni di storia italiana da parte della scatola nera incorporata nella gibbosità che lo ha accompagnato per anni.

Gli esperti stanno decodificando le voci in cabina.

Fiumi di inchiostro sono già stati scritti e continueranno ad essere scritti sull’uomo ed il politico: le responsabilità morali riguardo a fatti inquietanti della nostra storia, la contiguità con la mafia fino al 1980 stabilita con sentenza definitiva (reato prescritto) e tanto altro.

La figura di Giulio Andreotti continuerà ancora a dividere coloro che lo rappresentano come un grande statista da chi lo disegna al pari di Belzebù.

Ma tra le tante reazioni, una in particolare merita di essere sottolineata per la sua singolarità: quella dell’avvocato Giulia Bongiorno.

Arrivata “per prima” presso l’abitazione del senatore a vita, ne è uscita consegnandosi alle telecamere, un pò platealmente, apparendo stravolta ed assalita da una commozione quasi incontrollabile.

Viste le danarose prestazioni professionali dell’avvocato in favore del de cuius e per lo stesso senso dell’umorismo che costui coltivava, in questo caso verrebbe da dire: una parcella è per sempre…..

BAGABLOB