Mandelusconi

06.12.2013 16:11

E’ morto Madiba, eroe di libertà.

Ma, intendiamoci, di quale libertà si parla ?

Si,  perché questa parola bellissima che è il frutto, allo stesso tempo, di sentimento ed emozione, lotta e passione, vita e morte, rischia di esaurirsi e corrompersi a causa di vuote evocazioni demagogiche.

Credo che la lotta politica condotta da Mandela, a lunghi tratti aspra e drammatica, fosse rivolta anche alla salvaguardia grammaticale di questo termine (“libertà”) per divenire, quindi, non solo contrasto ad ogni forma di oppressione di un uomo contro un altro uomo, ma anche baluardo a difesa dello stesso lessico, contro chi intende violentarlo per fini diversi.

Per questo fa un po’ impressione la pletora di epitaffi nei quali il termine ricorre, buttato lì, in maniera ampollosa e ridondante, da prefiche piagnucolanti che tentano di sedurre il prossimo utilizzando impropriamente e furbescamente il medesimo gergo e la medesima parola (“libertà”) per cui è vissuto (ed è morto) Nelson Mandela.

Manco a dirlo che le vedove più inconsolabili (e impresentabili) sono targate Italia.

«Nelson Mandela è un eroe della libertà. Il suo insegnamento, la sua testimonianza, la sua forza d'animo, capace di non arrendersi mai anche quando le forze del male sembravano essere imbattibili, sono e saranno un esempio per tutti noi. Mi auguro che molti, tra coloro che in queste ore ne tessono le lodi, imparino a praticare quella riconciliazione nella verità e nel rispetto reciproco che è stato il suo più grande merito e la sua più grande vittoria».

Madiba, perdonalo perché non sa quello che dice.

Epitaffi che sfiorano l’oltraggio, forme spurie di libertà, garzanticidi aggravati, astuzie idiomatiche.

Insomma, mandelusconismi.

BAGABLOB