Dudù, dudù, dudù, Dufour

27.11.2013 21:22

“Voglio la decadenza che mi piace tanto e che fa dudù, dudù, dudù, Dufour”

No, non sono i senatori avversi a Berlusconi ad aver cantato questo simpatico jingle.

E’ il cane Dudù che, finalmente, potrà espletare le sue funzioni fisiologiche accompagnato dall’autorevole compagno della sua un po’ meno autorevole padroncina.

Le alternative alla politica sembrano non mancare all’illustre decaduto, oltre al soddisfacimento delle minzioni del quadrupede: ad esempio leggere il giornale (di Sallusti) sulla panchina dei giardini pubblici, gettare briciole di pane ai piccioni in sosta (insieme a Belpietro) davanti a Palazzo Grazioli, accompagnare il coro delle prefiche nelle occasioni più tristi (insieme alla Bernini che oggi in Senato era in lutto stretto).

Ma l’ex senatore ha già dichiarato che sarà ancora Forza Italia il suo svago preferito.

Insomma, da oggi il nostro è un Paese appeso alla diuresi di Dudù.

BAGABLOB