28 Settembre 2013 - La pillola n° 3 di Bagablob

Cinodecadenze

Quando i titoli di coda cominceranno a scorrere e si accenderanno finalmente le luci, capiremo che è troppo tardi e che avremmo dovuto prestare un po’ più di attenzione al “bruscolinaro”.

Infatti, mentre la sala si svuota, ci accorgiamo di avere in mano un cartoccio di salatissimi ed immangiabili semi: il “bruscolinaro” c’ha fregato e lo ha fatto in combutta col ragazzo dietro al proiettore che ha mandato un film ipnotizzante.

Se Franz Kafka potesse tornare racconterebbe proprio del nostro Paese, un immenso auditorium in cui il surreale ha costantemente il sopravvento e solo per brevi periodi lascia spazio a realtà posticce.

Se non deve essere decadenza non lo sia, ma almeno ci venga risparmiato lo spettacolo inverecondo di un mercanteggiare continuo in cui la caduta di uno è barattata col destino di tutti.

La tentazione di lasciarli democristianamente fare, rinchiusi negli sfavillanti palazzi del potere, è grande, soprattutto se questo potesse voler dire non vedere mai più la Gelmini all’Istruzione o addirittura Gasparri alle Comunicazioni.

Ma sarebbe un baratto pure questo e comunque un altro brutto film.

Vita da cinefili la nostra. Ma anche da cinofili, se passiamo alle fanta-decadenze.

La pellicola del film di produzione Egidio & Mirtilla Communications appare, almeno nei primi fotogrammi, molto deteriorata e ricorda un pò “La corazzata Potëmkin” ante restauro.

Tra i crudeli cosacchi dello zar che scendono la scalinata di Odessa facendo fuoco su tutto ciò che si muove, ci sono Lello Aleksandrovic Scugnitsin e Pëtr Daniel Isidronov.

A nulla vale la richiesta di pietà urlata verso quello sbarramento omicida, neanche quella enfaticamente colta dalla sapiente macchina del regista, nell’immagine dell’occhio canino supplicante: la carrozzina inesorabilmente ruzzola giù per le scale con dentro il piccolo ed inconsapevole Alexievich Egidiosky, crestina e ciucciotto in bocca.

Ma la sorte del pupone è condivisa da Guido Fëdorovyc Sgruntenko: alla fine della scala, per entrambi, c’è il tabellone basso del Trofeo Roma.

In campionato menzione d' onore per chi veleggia a punteggio pieno: al cosacco Lello, impallinatore di chiappe piemontesi, si aggiunge Fil II il Terribile, della dinastia degli Inpsonov, che sparacchia a zero su Mascalzone Latino.

Ma siamo solo all’inizio e poi, si sa, le Rivoluzioni sono dietro l’angolo.

E fra poco è Ottobre …..

BAGABLOB