26 Ottobre 2013 - La pillola n° 5 di Bagablob

Gattopardgate

E ti pareva che l’Italia non rivestisse un ruolo centrale nella questione delle intercettazioni.

Certo, non perché possa apparire interessante spiare uno dei nostri leader politici.

Deve, infatti, risultare assai poco appassionante ascoltare le conversazioni di Enrico Letta con qualcuno dei suoi ministri, visto che il massimo dell’appeal potrebbe essere costituito da pleonastiche anticipazioni su come cambiare nome a qualche balzello.

Semmai un po’ più di verve e divertimento potrebbe derivare dall’intercettare il buon Silvio, anche lui in questi giorni impegnato a cambiare nome ad un partito che, però, è sempre lo stesso.

Torna Forza Italia e si sospende l’attività del Pdl, ergo, il prossimo 8 dicembre (Consiglio Nazionale del Pdl), Angelino Alfano sarà immancabilmente costretto a replicare la famosa performance di Gianfranco Fini: “che fai mi cacci ?”.

Si, ti caccia. E noi, insieme ad Andrea Scanzi, diciamo: sticazzi, Angelino.

Quindi non per questo siamo in prima fila sulla questione degli spioni della NSA, bensì per un motivo “tecnico”. Infatti sembra che l'attività di spionaggio sia stata svolta attraverso l'intercettazione dei dati trasferiti da cavi in fibre ottiche sottomarini che hanno terminali in Italia: un primo cavo ha terminale a Mazara del Vallo, un altro opera con snodo a Palermo.

Viste le premesse risulta chiaro il motivo per cui il cellulare della gentile Signora Merkel sia stato così abilmente intercettato: i cavi stanno in Italia ma, essendo sottomarini, non abbiamo avuto il tempo materiale di combinare casini e di rompere le uova nel paniere ai segugi americani.

Mazara del Vallo e Palermo, Sicilia dunque.

E’ singolare come la presenza degli scivolosissimi cavi in fibre ottiche si registri nella stessa terra che ha dato i natali al fantamister gattopardiano.

Filippo, infilando una vittoria dietro l’altra, è assurto a fenomeno della Lega Amara, circostanza che imporrebbe uno studio rigorosamente scientifico se non aleggiasse nell’aria un atroce dubbio: e se egli sapesse le formazioni dei suoi avversari con anticipo ?

Potremmo scartare l’ipotesi per cui il gattopard-mister verrebbe a conoscenza di preziose informazioni sullo schieramento nemico prima ancora che questo fosse anche solo pensato dal suo antagonista di turno. E ciò perché, se fosse altrimenti, entreremmo nel campo del paranormale.

Cosa resta allora ?

Non lo so esattamente, ma sono in grado di dare un consiglio a Raffaele e Jamil: per la prossima di campionato e di coppa evitate l’uso del cellulare.

Gattopardgate !

BAGABLOB