Dodicesima puntata: 14 dicembre 2012

Gianduiotto campione di apertura ? Ce lo chiede l’Europa…..

C’è una signora che aspetta impaziente le prossime elezioni politiche.

Il motivo ? Estirpare il vero cancro che attanaglia questo Paese, il male di tutti i mali che soffoca le aspirazioni ed i sogni di un popolo intero: Poste Italiane !

Lei è già idealmente al seggio, pronta con la sua bella scheda elettorale in mano, orgogliosa di poter finalmente fare giustizia ed ottenere, per lei ed i suoi figli, l’opportunità che cerca: poter pagare un bollettino di conto corrente, in un ufficio postale, in soli cinque minuti.

E’ una delle tante scene di vita che fanno da cornice al nostro quotidiano in una città come Roma e stavolta è capitato a chi scrive assistere a tanta fiera ostentazione del proprio status di elettore.

La rappresentazione ha luogo in un piccolo ufficio postale del centro, forse troppo piccolo per il bacino di utenza che giornalmente si abbevera ai suoi servizi.

Sarà per questo che gli impiegati appaiono particolarmente affannati e non li aiuta affatto un piccolo problema tecnico che, seppure per pochissimo tempo, interrompe il gioioso automatismo che consente di soddisfare l’avidità dei mille creditori del disgraziato che sta al di quà del vetro (Poste Italiane comprese: costo di esazione per ogni bollettino € 1,30).

Sfortuna vuole che tutto ciò avvenga nel momento esatto in cui, sul display salvacode, appare il numero vincente in mano alla suddetta “ego-elettrice”, tagliando dalla stessa prelevato presso l’apposito congegno solo qualche minuto prima.

Il resto si può immaginare: l’affronto di non poter pagare istantaneamente la luce ed il gas è intollerabile, anche perché ACEA ed ENI Gas & Power potrebbero vedere i loro bilanci compromessi per questi preziosi secondi di ritardo.

Per non dire di quell’insulsa impiegata allo sportello tre (che sta lavorando tra mille difficoltà), troppo lenta nel trascrivere a penna le coordinate di un pagamento rimasto appeso nell’attimo del black out.

Il testo beckettiano monta impetuoso ed il teatro dell’assurdo entra nell’ufficio postale: la nostra protagonista si lancia in un soliloquio ripetitivo e serrato che suscita a tratti il sorriso dei presenti, nonostante il senso tragico del dramma in scena.

Ed è solo quando anche Pirandello sta per materializzarsi, che magicamente la signora riporta tutti ad un presente molto più realistico ma non meno teatrale, con copione arcinoto: piove, governo (tecnico) ladro !

Se Monti avesse saputo che per raccogliere il consenso della nostra Eleonora Duse della Garbatella, sarebbe stato sufficiente rendere immune da crash il server Poste Italiane,  avrebbe sicuramente lasciato stare lo spread per dedicarsi a qualcosa di più utile al popolo pagante.

I prossimi mesi ci diranno qualcosa in più, soprattutto su chi riuscirà ad inserirsi (sfruttandolo) nel vuoto cosmico in cui è piombato il Paese, insieme alla sdegnata ed inquieta signora dei bollettini.

A parere di chi scrive le tipografie stanno già stampando un manifesto elettorale che, su sfondo azzurro, riproduce il perfido ghigno del ridisceso in campo, con didascalia profetizzante e ridondante: dopo “un Presidente operaio”, “un Presidente capo dell’ufficio postale”.

Proprio quello che vuole la nostra primattrice drammatica.

E dire che quello che stiamo vivendo non ce lo chiede proprio nessuno, facciamo tutto da soli e siamo bravissimi a far fibrillare il cuore della nazione lì dove non serve, dove l’elettrocardiogramma sociale imporrebbe, invece, stili di vita meno egoistici e più solidali verso i nostri simili.

Chissà poi se quella signora capirà mai che le “colpe” di Monti non stanno tanto nelle poste ma piuttosto nelle banche………

Si vorrà perdonare la prolusione un po’ lunghetta, ma la singolarità sta nel fatto che all’aria frizzantina che caratterizza la scena politica, si oppone insolitamente la quieta e debole risacca con la quale si sta chiudendo la nostra prima fase di campionato.

Anche dall’ultima uscita, infatti, nessun pathos in testa ed in coda e, a due giornate dal termine, tutto appare oramai scontato.

Non è certo una estemporanea ridiscesa in campo quella di Gianduiotto che, anzi, per il modo trionfale e costante con il quale ha dispiegato la sua andatura (9 vittorie, 4 pareggi, 0 sconfitte) richiama la robusta e virtuosa  armata germanica.

Egidio è quindi  la nostra Angela Merkel che impone la linea alla Lega Amara, rendendo il differenziale in punti (fantaspread) un elemento essenziale per misurare il grado di affidabilità di ogni fantallenatore.

E vediamoli allora questi protagonisti.

Shingotamarri, fantaspread: 26

Il buon Mario Brega (in Borotalco, di Carlo Verdone) diceva: “assaggia ‘ste olive, sò greche……”.

E di Grecia sa anche l’incedere di Vincenzo che rischia veramente il default e di chiudere inesorabilmente all’ultimo posto. Otto sconfitte ed una sola vittoria (due turni or sono al Palombella Rossa) vogliono dire retrocessione se con la chiusura non si cambia nettamente registro.

Phoenix, fantaspread: 25.

Stesso discorso per Alessandro il cui ruolino di marcia è identico a quello di Vincenzo con un punto di fantaspread di differenza, dovuto però solo alla distrazione del coach dei Shingotamarri.

I Phoenix, nel corso dell’apertura, hanno dato segni di risveglio ad intermittenza, anche in occasione di sconfitte immeritate (ben 5 su 8 sono venute con un solo gol di scarto), ma tutto questo non basta per tenere i conti in ordine. 

Real Martina, fantaspread: 21

Fa un po’ impressione il desolante terz’ultimo posto della squadra di Andrea, tutto sommato partita per veleggiare in lidi tranquilli. Dopo il derby vinto al Palombella Rossa, sembra calata sul Real Martina la maledizione di Montezuma che, in effetti, ha causato fenomeni diarroici rilevanti, concretizzatisi con la miseria di 3 punti nelle ultime 6 partite.

Immortalis, fantaspread: 21

Altra squadra, quella di Michele, alla ricerca di un miracolo nelle ultime due giornate che gli consenta il recupero dei 4 punti che la distanziano dalla zona salvezza. L’impresa appare francamente impossibile, anche perché nelle ultime due Immortalis incroceranno Pueblo Unido e addirittura Gianduiotto al Filadelfia.

Ce ne è abbastanza per concludere già da oggi che, almeno per l’apertura, la “I” di Immortalis richiama sinistramente quella dell’Irlanda e dell’Italia accomunate nel triste acronimo PIIGS, affibbiato ai paesi europei in crisi nera.

Spartans, fantaspread: 17

Spagnoleggiante la squadra dei tramvieri e non solo per le notoria abilità nell’arte della danza del proprio fantallenatore. Infatti: “S” come Spartans, come Stefano e come Spagna, guarda un po’, altro paese PIIGS da tenere sotto controllo. Debito alto e disoccupazione galoppante, proprio come la patria dei toreador ma, ci auguriamo, non anche come la gloriosa ATAC. A Stefano, se non qualche punto in più (al momento è praticamente salvo, ma soprattutto per demeriti altrui), chiediamo almeno che faccia passare il 30 express con una frequenza maggiore.

Atletico Ecce Bombo, fantaspread: 16

Si prende i 3 punti, che forse significano salvezza, sparando sull’ambulanza Immortalis. Ciò non toglie che all’undici di fede morettiana vada di imperio appioppata l’ultima lettera dell’acronimo maledetto. Ed è la “P” di Palombella Rossa come di Portogallo, con l’augurio che nel chiusura Piero possa evitare l’effetto contagio sui propri titoli (anche se datati e marcati ACDP), evitando di insistere a mantenere la sede di Lisbona. Anche perché Thereau non è Cristiano Ronaldo.

Scugnizzi, fantaspread: 15

Incostante, anche se non del tutto deludente, il cammino degli Scugnizzi che raggiungono l’apice nelle belle prestazioni realizzate alla Fossa dei Leoni ed all’Hypatia, dove addirittura hanno portato via i 3 punti. C’è però anche da rilevare che Raffaele, ad eccezione del Real Martina che incontrerà nell’ultima dell’apertura, ha già affrontato tutte le squadre che gli sono sotto in classifica, perdendo con queste quasi la metà dei punti (7 sui 15 a disposizione).

San Isidro Futebol, fantaspread: 15

Diversamente da chi la appaia in classifica San Isidro ha mostrato una maggiore concentrazione con le “piccole”. Daniele alla prossima scenderà al Coliseum, ma con tutte le altre squadre che seguono in graduatoria ha già giocato portando via 11 punti sui 15 in gioco. Momenti di gloria alla sesta giornata  (vittoria sui Gattopardi), settima (bel 2 a 2 allo Sgrunt Stadium) ed alla decima (bellissimo 3 a 3 al Pisapia contro Gianduiotto).

Mascalzone Latino, fantaspread: 14

Schizofrenico e dedicato agli amanti della statistica estrema l’andamento di Giovanni, che prende i suoi 17 punti in classifica tutti nelle prime sette giornate di campionato. Non è un caso che, per un certo periodo di tempo, i mascalzoni abbiano coccolato sogni di altissima classifica. Ha fatto poi seguito, però, una striscia negativa (ancora aperta) di 6 sconfitte consecutive, abbastanza inspiegabili, che calano sulla Fossa dei Leoni un inesorabile warning, da cancellare già dalla prossima contro un disperato Real Martina.

Petomani, fantaspread: 11

Anche se lontani dalla vetta, Antonio e Lorenzo aprono quel filotto di squadre che, essendosi mosse con maggiore oculatezza e regolarità rispetto alle precedenti, ambiscono a mettere qualcosa in bacheca. Non eccelle la squadra di “Mercedes” e figlio, ma neanche delude e l’andatura seguita è un po’ da Paesi Bassi, metafora che perfettamente si adatta anche per identificare il luogo fisico (sotto la cintola) in cui è posta la forza propulsiva della nostra simpatica compagine. Per sognare appaiono troppi i pareggi conseguiti dai Petomani, ben 5 di cui 3 tra le mura amiche de Arca Stagnaccio.

Pueblo Unido, fantaspread: 11

Medesimo differenziale dai bund torinesi quello del Prez che, però, dimostra una maggiore attenzione alle riforme ed al debito pubblico, ponendosi così come partner della Lega affidabile e virtuoso, seppure con qualche contraddizione interna. I pareggi, che sanno tanto di pannicello caldo a contrasto della crisi globale, non sono cosa cognita da queste parti: solo due volte Pueblo ha spartito la posta, al Palombella Rossa e, nella giornata appena archiviata, in casa con 9 il Bove. Troppe però le sconfitte (ben 5) e lì sta la contraddizione.

Sgrunt, fantaspread: 8

Pareggite funesta anche per Sgrunt che però, a differenza del Pueblo, limita le sconfitte alle sole 2 rimediate alla seconda di campionato (proprio all’Hypatia) e all’undicesima (rovinosa caduta in casa contro 9 il Bove).  L’impressione è che Guido, in questa prima fase di campionato, si sia limitato a fare il compitino a casa, senza strafare, come il blasone e l’esperienza avrebbero consentito. Insomma, i parametri di Maastricht sono stati rispettati (e non avevamo dubbi, considerando il fatto che i conti a casa li tiene sicuramente Bianca), ma da qui a vincere qualcosa di importante ce ne vuole.

Gattopardi, fantaspread: 6

L’aplomb del leader gattopardesco, unito alla esistenza di qualche tratto somatico consonante, segnano una suggestiva linea di congiunzione tra Filippo ed il nostro attuale capo di governo in odore di dimissioni. Non che l’avanzare felpato di Monti possa paragonarsi al vigoroso impeto con il quale Filippo ha scalato la classifica (con l’ultima siamo a 6 vittorie consecutive), ma i due sembrano accomunati dallo stesso proposito: fare in modo che non si possa fare a meno di loro.

E cosa sarebbe palazzo Chigi senza Mario ? Cosa sarebbe la Lega senza Ulisse ?

9 Il Bove, fantaspread: 5

Ad un certo punto dell’apertura Jamil ha puntato dritto alla vittoria che, probabilmente, gli sfuggirà “last minute”, a meno di un suicidio di Gianduiotto. Il suo differenziale dalle obbligazioni Antonelliane è minimale, soprattutto se si pensa al passo forsennato tenuto da Egidio.

In particolare Jamil paga tre amare sconfitte, una sofferta contro Spartans, formazione con la quale avrebbe dovuto incassare punti importanti.

Rapid Cometa, fantaspread: 5

Matteo è probabilmente la vera sorpresa di questa apertura, il François Hollande della Lega, capace di cogliere tutte le occasioni per poter emergere, come in effetti è avvenuto.

Anche lui forse paga il dazio ai troppi pareggi, ben 5 e mal spesi, visto che addirittura 3 sono venuti contro squadre non irresistibili (AEB, Phoenix e Real Martina). Ma se c’è la Francia c’è anche Rapid Cometa e la chiusura vedrà sicuramente ancora protagonista la squadra dei serenissimi.

Alla prossima anche la gustosissima finale del trofeo Roma: Gianduiotto – Sgrunt.

Quindi ancora Guido.

Ce lo chiede Bianca.

Ma, soprattutto, ancora Egidio.

Ce lo chiede l’Europa.

BAGABLOB