Seconda puntata: 26 settembre 2012

Cellino a gamba tesa sulla Lega Amara (ma anche sui Petomani)

Ce ne sarebbe abbastanza per una class action tesa a risarcire migliaia di sognatori della domenica, tutti pronti a scattare in piedi, nel bel mezzo del rito del pranzo festivo, anche per un gol di tal Ranegie da Göteborg.

Ecchisenefrega se si tratta del banchetto di fidanzamento ed a capotavola un distinto signore, rimasto disorientato con lo spaghetto a mezz’aria, si sta chiedendo a chi mai debba dare sua figlia.

Lui non può capire ed è meglio per tutti che non lo faccia, visto che l’esagitato che ha davanti un domani potrebbe anche sterminare la famiglia per una formazione non inviata a causa di un cambio pannolino.

Da sempre soffriamo – soprattutto per l’interposta Presidenziale Persona - della paranoia della perfezione, alla ricerca di una ineccepibilità nelle fantascelte che agogniamo partorisca il bimbo sano di una vittoria.

E solo quando tutto è magicamente allineato, la nostra sete di sapere trova conforto nella mail definitiva del Prez.

Solo allora riscopriamo qualcosa che per noi è ultraterreno: lo Zenit del FCM !

Un prodigio che si ripete, ogni volta una nuova splendida alba i cui colori leniscono il cilicio incarnato nell’ennesimo, miracoloso, scioglimento di sangue del nostro Prez.

Ed in questa magia, da Miami, il buon Cellino  prima attenta alle nostre coronarie facendo paventare un bel “rinvio a data da destinarsi” che per noi suona come una padellata di kryptonite servita a Superman, e poi – giudice sportivo docet – impone a tutti un sei politico di studentesca memoria.

Come è ingiusto l’uomo !

E  quanta crudeltà anche verso i Petomani che sarebbero partiti dall’ 1-0 con gol di Conti, che vede la Roma come il toro il drappo rosso.

Ma, tutto sommato, è andata bene: anche oggi ci raccontiamo un’altra giornata del nostro splendido giocattolo.

Cominciamo con il Trofeo Roma che riserva i primi inappellabili verdetti.

Restano sulla banchina, a fare “ciao, ciao” con il fazzolettino bianco alla nave dei vincenti che prende il largo: Pueblo Unido, Mascalzone Latino, Phoenix e Shingotamarri.

Nessuno di loro però sfigura ed in particolare Shingotamarri e Mascalzone Latino che escono, petto in fuori, condannati solo dagli undici metri.

Andiamo per ordine e partiamo dallo scontro tra nobili.

Gattopardi incorna definitivamente Pueblo Unido in una partita che non rende merito al blasone delle compagini in gioco: totalizzatori un po’ asfittici, certamente drogati dal “fattore Cellino” ma, quanto a quello di Alex, indubbiamente penalizzato dalla zampata maldestra di Jovetic.

Le Reali Cadute aprono prematuramente la stagione delle pratiche onanistiche ed il consiglio, per tutti, è quello di dosare bene le forze, per non rischiare di impinguare a dismisura le casse degli oculisti di riferimento.

Filippo, dopo la debacle da Grande Slam del Palombella Rossa, si riprende la scena e stampa sul suo viso il ghigno alla Jack Nicholson, pronto a girare il suo personalissimo Shining di Coppa alla prossima, sicuramente contro un avversario di “peso” (Sgrunt o Spartans).

Partita di fioretto tra Mascalzone Latino e Real Martina con stoccata vincente del secondo assestata negli ultimi istanti, come un sequel del trionfo olimpico bronzeo della nostra Vezzali alle olimpiadi d’oltremanica.

Prima dei fatali tiri dal dischetto l’equilibrio regna sovrano: Raimondi, un’ottima difesa ed un grande Sorrentino, non riescono a contrastare risolutamente i colpi di Vergassola e Gilardino.

Giovanni, comunque, mostra di essersi ripreso dalla psicosi cinofila sofferta nell’incontro sciagurato disputato, la scorsa settimana, contro il migliore amico di Egidio: solo una buona dose di sfortuna lo vince e, se non passa ai gatti, per lui le cose miglioreranno sicuramente.

Andrea riscatta il capitombolo sofferto al Tozzi-Fan contro Stefano, ma ancora non convince del tutto.

L’impressione è quella di una squadra non completamente decifrabile, probabilmente destinata nel corso della stagione ad una “tripla” periodica, una vera e propria provocazione per colui che settimanalmente ci istiga a seguire il demone del gioco.

Scugnizzi regola di misura Phoenix e lo estromette dal Trofeo Roma, in un incontro che rispetta si il pronostico della vigilia, ma non nei termini preventivati.

Una partita noiosa (nessun gol reale degli uomini in campo) nella quale spicca la prestazione sotto al proprio potenziale degli Scugnizzi, osservati molto più “in palla” la scorsa settimana nell’incontro perso con 9 Il Bove.

Phoenix conferma un’aridità in attacco che, lungi dall’ispirare eccessive preoccupazioni (siamo solo all’inizio), ha un po’ il retrogusto del campanellino d’allarme.

Sta di fatto che Raffaele “guappescamente” si prende il prossimo turno  di Coppa dove troverà uno dei due armi del “due senza”: Antonio & Son oppure Egidio & C.

Alessandro sta vivendo il suo secondo anno tra gli squilibrati e forse sconta eccessivamente le energie profuse per appagare un intimo interrogativo: devo andare dallo psicanalista o questa è gente che poi vive normalmente ?

Mentre cerca di rispondersi trova regolarmente chi lo fotte, il tutto condito da un po’ di sua disattenzione (occhio ai moduli).

Di gol reali manco l’ombra anche in Shingotamarri – San Isidro Futebol, partita compagna, quanto a tedio, di quella che ha premiato Scugnizzi, ma almeno corredata dal pathos dei tiri dagli undici metri.

La spunta, probabilmente, la squadra più meritevole di incrociare il benevolo sguardo della dea bendata: prestazione non eccelsa ma impreziosita da un grande Viviano cui si oppone flaccidamente la brigata Shingotamarri con un solo uomo che ottiene una media superiore al 6 (Ze Eduardo).

Vincenzo, anche in questa partita, conferma le difficoltà dovute alla latitanza dei propri attaccanti: è praticamente costretto a spedire in campo ancora una volta l’officinale Belfodil che lo ripaga con il consueto effetto indesiderato: disordini del sistema immuno-realizzativo.

Daniele ha il merito di approdare ad un turno successivo che si preannuncia (sulla carta) non proibitivo: incontrerà una tra Immortalis e Rapid Cometa.

Seppure di rigore dimostra di aver smaltito i letali effluvi dello scontro con i Petomani e di essere pronto, quindi, a respirare “aria nuova”.

Ma la giornata ci ha riservato anche la prima di campionato.

E’ d’obbligo evidenziare subito, non il “mezzo miracolo” di cui si dissertava nel precedente editoriale, ma il prodigio vero e proprio compiuto dal Rapid Cometa che viola il M.A Gheddafi.

Piacevole prestazione degli ospiti ornata dai gioiellini di Mirante e Valiani che si oppongono al Diamante, stavolta contraffatto, di 9 il Bove.

A tre punti sale anche Gattopardi che, non pago del regicidio perpetrato nel Trofeo Roma, affonda nuovamente Pueblo Unido.

Mascalzone Latino passa all’inglese al Coliseum, in parte agevolato dalla brutta difesa ed il mediocre centrocampo di Phoenix che disinnescano la prestazione tutto sommato positiva degli uomini in avanti.

Corsaro anche il Real Martina che espugna l’ Arcadium di misura, ma anche qui con la colpevole compartecipazione dell’avversario, un Shingotamarri che deve ancora schiudersi.

Pari e patta in Immortalis – Petomani (1–1) e Spartans – Gianduiotto (2–2), quest’ultima sicuramente la più bella partita della giornata, non a caso messa in scena da due compagini che diranno la loro fino all’ultimo.

Prezioso il lavoro degli attaccanti di Spartans, così come risultano pregevoli e pregiate le imprese di Pegolo.

Di là c’è Gianduiotto, una brigata altrettanto sagace con un centrocampo di valore e un Di Natale in più.

A secco ed in partenza falsa restano anche AEB e San Isidro Futebol, la prima stoppata nettamente (e prevedibilmente) da Sgrunt, la seconda fermata di misura dagli Scugnizzi.

Le perdenti dovranno subito cercare il riscatto nella prossima giornata e le occasioni non mancheranno: AEB ospiterà al Palombella Rossa Phoenix nella seconda di campionato e - in orario rigorosamente diverso - 9 il Bove nel turno delle prime vincenti nel Trofeo Roma.

Unico impegno per il San Isidro, al Pisapia contro Shingotamarri nella seconda di campionato.

A “specchio” gli impegni delle squadre che hanno matato AEB e San Isidro: doppio impegno esterno di Sgrunt (Pueblo Unido in campionato, Spartans nel Trofeo Roma) ed impegno unico per gli Scugnizzi attesi nella Fossa dei Leoni per il secondo turno di campionato.

Alla prossima !

BAGABLOB