Venticinquesima puntata: 2 Aprile 2013

Torniamo a giocare, ma con due poeti di meno. Addio a Franco ed Enzo: “Tutto il resto è ….. no, tu no”

Torniamo in campo con i dieci saggi, con un Napolitano stremato dai mille distinguo posti da tutti i partiti e con le stesse aspettative che avevamo nel momento in cui siamo usciti dal seggio, poche settimane or sono.

Ma nel tornare ci accorgiamo che un altro pezzo di quelle voci, di quei sentimenti e di quelle sensazioni che hanno fatto da sottofondo alla nostra gioventù, non c’è più.

Dopo Enzo Iannacci, che il Bagablog ha voluto ricordare con una edizione straordinaria costituita semplicemente dal testo sublime di una sua poesia / canzone (Io e te), se ne è andato anche il Califfo, il poeta di Roma.

Franco Califano era Franco Califano e basta: chi lo amava, musicalmente o no, lo prendeva, altrimenti lo lasciava e magari anche detestava.

Mille contraddizioni e mille peccati, ma una cosa è certa: Califano ha vissuto intensamente la sua vita contro ogni convenzione ed ogni perbenismo e le sue apparizioni pubbliche, di frequente volutamente provocatorie, stanno a testimoniare che egli non voleva sconti e non ambiva ad ottenere la facile benevolenza di un pubblico di massa.

“Non escludo il ritorno” è l’epitaffio che Califano ha voluto si scrivesse sulla sua tomba: è anche un nostro auspicio, Califfo, e se dovessi veramente tornare ricordati di chiamare anche il cardiologo rock e di evitare di dirgli “no tu no”.

Veniamo a noi.

La giornata appena archiviata si caratterizza in particolare per il capitombolo dell’uomo di testa.

Il M.A. Gheddafi risulta, infatti, indigesto per Guido che vede accorciare in classifica Jamil che si pone ad una sola lunghezza dal vertice. 

Bella partita, terminata 2 a 1 per gli uomini di casa, che hanno messo in campo una prestazione in generale più robusta ed equilibrata.

Chance d’oro persa per l’altro uomo di vertice, Alessandro con i suoi Phoenix che, cadendo nella trappola spartana (2 a 0 il risultato a suo sfavore), non riesce a fare quel balzo che gli avrebbe permesso oggi di vedere tutti dall’alto.

Deludenti gli ospiti che, tuttavia, poco avrebbero potuto contro le bordate di Borriello e Quagliarella.

Quanto ad occasioni perse non è da meno Egidio che con il suo Gianduiotto cede alla Fossa dei Leoni con una prestazione insolitamente brutta, condita da un altrettanto insolita e cocente delusione: un Di Natale che stavolta, se non fosse sceso in campo, avrebbe fatto meglio alla squadra della Mole.

Da parte sua Giovanni mette insieme una prestazione non eccelsa ma Matri ed un ottimo Cassano bastano ed avanzano per far approdare i mascalzoni ad un risultato di prestigio (1 a 0)

Non approfitta del tutto dei passi falsi di Sgrunt, Phoenix e Gianduiotto neanche Matteo: la sua Rapid Cometa brilla relativamente al Tozzi-Fan dove la posta viene spartita equamente con un risultato da totogol (2 a 2).

Paletta, Amauri e Barreto non bastano agli ospiti ed anche la defezione da riserva d’ufficio non risulta letale al Real Martina che salva baracca e burattini grazie alla grande giornata di Pinilla e all’ottimo Abbiati.

Tra “color che son sospesi”, a quota 14 punti, un trio ben assortito, quanto ad ambizioni pre-campionato: Pueblo Unido, Gattopardi e Spartans.

Di quest’ultimi si è già detto a proposito della bella vittoria ai danni dei più titolati Phoenix.

Pueblo passa alla Scugnizzi Arena con modalità un po’ tamarra, lasciando di stucco i 44mila fans dell’undici di “Lello” che pregustavano una vittoria da rilancio in classifica.

E’ arrivata invece per gli uomini di casa una doccia fredda terrificante a “meno sei” (0 a 6 il risultato finale) e si conoscono anche i nomi di chi ha tolto l’acqua calda: Ilicic e Cavani, ben supportati, comunque, dagli altri nove messi in campo dalla squadra presidenziale.

Tiratina d’orecchie, invece, per i Gattopardi: alla ricerca di gloria al Muro dei Titani, rimediano una bruciante sconfitta che, anche in questo caso, tarpa le ali ai sogni di risalita rapida.

Michele ed i suoi Immortalis vedono un po’ di luce in fondo al tunnel con questo 2 a 0 rifilato ai più blasonati gattopardeschi avversari e lo fanno senza neanche sprecare troppe energie, visto che ne basta uno solo: Dzemaili ha già pronta la favoletta da raccontare ai suoi futuri nipoti.

Passettino in avanti anche per il San Isidro che aggancia a 13 punti in classifica i Petomani battuti al Pisapia per 1 a 0.

Partita non bellissima decisa in positivo da Montolivo e in negativo, per i Petomani, dalla riserva d’ufficio e forse anche da Marchetti che, stavolta, non è in vena di miracoli.

Chiusura di pezzo ingloriosa con il derby dei poveri Shingotamarri – AEB che finisce con un 1 a 1 che non serve a nessuno.

La partita non merita particolari commenti per la povertà tecnica insita nella stessa posizione in classifica delle due compagini.

Un piccolo accenno, emblematico delle misere circostanze di cui si parla, si può fare con riferimento ai due numeri uno in gioco: Stekelenburg e Frey sembrano, infatti, i degni portieri di fantasquadre oramai inesorabilmente sulla via della retrocessione.

Ma loro ci sono ancora e faranno, probabilmente, ulteriori danni.

Peccato, preferivamo i nostri poeti che non ci sono più.

BAGABLOB