Terza puntata: 28 settembre 2012

Domenica (non) è sempre domenica (tutti i piaceri dello spezzatino)

Innanzitutto una doverosa errata corrige, un sincero atto di ossequio alla verità, così come scritta nelle dieci tavole del Prez: del tabellone del Trofeo Roma Bagablob non aveva capito una beneamata cippa.

Ad onore del vero, nelle ultime ore, lo scambio epistolare messo su da alcuni inquieti fantallenatori al ricevimento dei risultati ufficiali, instillerebbe legittimamente il dubbio che il responsabile di tanta disattenzione non fosse proprio in fuga solitaria nella sua sciagurata ignoranza.

Ma si tratta sicuramente di sporche illazioni messe strumentalmente in giro dai mestieranti dell’anti Lega.

Ma tant’è.

Il ricorso ad un pietoso atto di rettifica è anche il tentativo di debellare l’amabile eventualità di trascorrere 14 mesi in compagnia di un noto giornalista/direttore,  il quale del verbo rettificare non sembra abbia fatto un uso smodato, tanto da guadagnarsi (in via puramente teorica) un bel ticket solo andata per il bagno (penale).

Desolatamente umiliato l’autore implora quindi una parola di caritatevole perdono ai Gattopardi. Il Jack Nicholson nostrano non girerà il suo Shining di Coppa con Sgrunt e neanche con Spartans: lo attende infatti un tranquillo week end di paura al M.A. Gheddafi !

C’è però in tutto questo anche l’appagante sapore di una gradevole scoperta: la formula del Trofeo Roma risulta molto intrigante.

E ad insaporire la pietanza ci sono ingredienti di qualità: una seconda possibilità per tutti in caso di sconfitta e soprattutto (ecco dov’è il segreto del cuoco) Sgrunt che gioca quasi sempre fuori casa !

E cosa dire dello spezzatino ? Domenica è sempre domenica, ma che buono lo spezzatino di mezza settimana, ripassato in padella il giovedì !

Menù del giorno ancora una volta doppio: Trofeo Roma e Campionato !

Partiamo dalla seconda di apertura e proprio dai Gattopardi che vanno sotto di brutto al Filadelfia.

Letale il menu offerto da Egidio con tre portate indigeste, tra le quali spiccano sicuramente le “cozze pelose alla El Shaarawy”, contro le quali  Filippo ricorre inutilmente all’antidiarroico di fiducia (Handanovic compresse: due da 20 mg, una a formazione inviata, una durante le partite).

Titolone d’obbligo per Rapid Cometa, unica squadra che bissa l’esordio vincente regolando Immortalis con il più tipico dei risultati: 2 a 0.

A dir la verità già nella precedente giornata Jamil aveva lamentato una certa pesantezza di stomaco, che però non aveva imputato al catering servito dagli ospiti al M.A Gheddafi. 

Questa sventurata imprudenza nella valutazione dei sintomi intestinali, finisce per portare fatalmente fuori strada Michele il quale si reca tranquillamente da “Zio Matteo alla Serenissima, specialità nostrane”.

Succede allora che all’innocenza inconsapevole di Michele si contrappongono, prima ancora che arrivi il conto, i micidiali “gnocchetti Barrientos e funghi”: il finale lo sapete, meglio cambiare pietosamente frequenza.

Il nostro fantasioso zapping ci inchioda su un canale in cui una curiosissima immagine cattura la nostra attenzione: il Prez tra pentole, casseruole e padelle, ammicca sorridente nelle fasi di preparazione della prelibatezza di casa.

Egli ammonisce gli astanti esortandoli a provare la cucina povera del “Che”.

Davanti a lui, puro come la neve, candido come una vergine e dimentico delle insidie della vita c’è lui, braccia conserte e ottimismo da vendere: Guido.

Mangerà gli infami “Cavani alla puttanesca” ed il medico, occorso tardivo al capezzale, non potrà fare altro che chiudere miserevolmente le palpebre ad una partita senza storia.

Da una tragedia ad un consiglio da amico, benevolmente elargito da 9 il Bove.

E, manco a dirlo, è un consiglio culinario: si è trovato molto bene in un ristorantino orientale scovato in un angolo tipico di una delle nostre immaginarie realtà: “al Tozzi-Fan” ha mangiato, scevro da qualsivoglia contrazione pelvica, addirittura doppia porzione di “Tempura Moralez e mazzancolle” e le famose “Frittelline di ZenzerTotti”.

Il ristoratore, rigorosamente in kimono per l’occasione di un tragico harakiri infrasettimanale, ha tentato di rifilargli un piatto di “Sashimi di Spolli crudo” ma il Nostro ha stoicamente resistito e quindi portato a casa quello che cercava.

Alla ritrovata vigoria intestinale di Jamil, si contrappone la confermata fragilità enterica di Alessandro il quale - dopo aver visto, la scorsa settimana, Mascalzone Latino uscire senza pagare il conto – stavolta propende senza indugi per un desinare dietetico, quasi ospedaliero.

Cosa c’è di meglio della Clinica Convenzionata “Villa Palombella Rossa” ?

Dieta iposodica e ipocalorica assicurate dall’insipidità dei vari Thereau  che pascolano da quelle parti.

Ma non c’è niente da fare: quando il modulo non è sostenuto da una adeguata dose di fermenti lattici la vita è dura. Anche in questo caso l’invitato esce malconcio e l’ AEB redige volentieri il foglio d’uscita con prognosi fino alla prossima giornata.

Le note della “Guapparia” sottolineano, in un sottofondo surreale, la cenetta a lume di candela tra Mascalzone Latino e Scugnizzi.

A dir la verità l’accompagnamento musicale sinistramente vaticinava ben altre intenzioni da parte di Raffaele, deciso ad avvelenare il piatto dell’ospitante al primo momento utile, che appare magicamente quando servono il “Calaiò alla Livornese”.

Giovanni però non stacca gli occhi dal piatto e, anzi, prova la contromossa offrendo vanamente al suo ospite un assaggio di “Cassano marinato”.

Il risultato di cotanta trasversale cortesia è un   pari che non sa né di carne né di pesce.

A dispetto del nome servono insalatine “Arca Stagnaccio”.

Noia mortale tra Petomani e Spartans, quest’ultimo singolarmente a dieta dopo le torte in faccia della scorsa settimana contro Gianduiotto.

A dir la verità l’ameno lirismo di questo pranzo all’insegna del “giusto un’insalatina che c’ho la riunione in ufficio”, è rotto dalla tensione emotiva di una cartellino giallo che fa la differenza. Stefano, infatti, paga alla romana e si frega il punto lasciando Antonio & Son a contare gli spiccioli.

Se “Arca Stagnaccio” si va ad insalatine,  al “Pisapia terapica” va di moda la psico-cena.

Piatti meticolosamente vuoti, riempiti solo mentalmente di pietanze caloriche e succulente da Daniele e Vincenzo. Una bella teglia (vuota) di “Bergessio fritto”, una fumante pirofila (vuota) di “Ze Edoardo ai sette formaggi”.

Ma gli orifizi nasali cercano inutilmente odori che non ci sono, il palato pregusta prelibatezze inesistenti, tanto che la depressione monta e lo psicologo lascia la compagnia con il nulla tra le mani: 0 a 0 tra San Isidro Futbol e Shingotamarri.

Ma, come detto, le tavole imbandite erano due e sull’altra (il Trofeo Roma) si sono sedute le squadre ferme la scorsa settimana.

L’olivetta dell’antipasto va di traverso a 9 il Bove e Spartans che cedono il passo, dagli 11 metri, ad AEB e Sgrunt.

Esaltante l’altalena di emozioni in AEB – 9 il Bove, dove la sfida si risolve solo al 7° rigore: sbaglia Candreva, mentre Chiellini serve l’amaro buttandola dentro.

Cenetta post supplementari più frugale invece in Spartans – Sgrunt dove per i tramvieri realizzano solo Borriello e De Jong. Per Sgrunt infallibilità quasi da “ammazza caffè”, con errore del solo Pirlo.

Le vincenti incroceranno le forchette, nel tabellone nord, nei terzi di finale.

Per quanto riguarda le perdenti usciranno a cena per il tabellone sud: 9 il Bove con Gattopardi, Spartans con il Real Martina.

Vagone ristorante in piena attività nel freccia rossa di Rapid Cometa: 1 a 0 ad Immortalis ed accesso al prossimo turno del tabellone VIP contro Gianduiotto.

Immortalis si giocherà invece le residue speranze contro San Isidro Futebol.

Trofeo Roma poco digeribile anche per i Petomani, battuti con lo stesso risultato di 1 – 0 proprio da Gianduiotto. Per i maître padre e figlio si profila uno scontro decisivo con gli Scugnizzi.

Buon appetito a tutti !

BAGABLOB