Ventunesima puntata: 22 febbraio 2013

I nuovi Papi, la longa manus di Ugo Mogginkus e la situazione provvisoria,

che più provvisoria non si può

Si rinnova il sortilegio dell’allegoria che nell’apertura aveva segnato la sorte di 9 Il Bove.

Come allora l’accostamento metaforico ad illustri personaggi era risultato letale per il simpatico allenatore di casa al M.A. Gheddafi nelle vesti di Barack Jamil e Jamil XVI, la sinfonia iettatoria si ripete immediatamente per Egidio, subito dopo l’elezione a pontefice della Lega.

Mirtillo I non ha fatto in tempo a nominare i nuovi cardinali Ersilio Sgruntini e Jorge Maria Phoenix che questi, prontamente e devotamente, hanno provveduto a togliere da sotto il santo deretano del medesimo la sedia gestatoria, con annesso ruzzolone in classifica.

I Papi adesso sono due, tre se ci mettiamo pure il “papi” che risulta abbia chiamato in questura per segnalare che l’allenatore degli Spartans – fermato per eccesso di tip tap dai pizzardoni nostrani - era il nipote di Monsignor Mogginkus, il probabile capo del complotto che ha defenestrato l’ex Papa Gianduia.

Ma la settimana pre-elettorale merita  un doveroso silenzio, in attesa che i risultati delle elezioni diano la stura a nuove e veementi metafore in punta di exit-poll fantacalcistici.

Parliamo quindi di noi e lo facciamo partendo dal Trofeo Tevere che, in ogni caso, ha lenito le sofferenze del duo cinofilo del Filadelfia.

Egidio e Mirtilla cedono in casa per 1-0 ma riescono ugualmente ad accedere alla più nobile fase successiva, in virtù del fieno messo in cascina con l’ 1-3 conquistato alla Serenissima Arena.

Peccato per Matteo che paga la giornataccia dei suoi attaccanti e la sconsideratezza di Paletta che sbaglia porta, circostanze queste che, qualora non si fossero verificate, avrebbero forse consentito all’undici Rapid di fare il colpaccio approfittando della momentanea amnesia verificatasi all’ombra della Mole.

Nell’altro match del tabellone alto del Tevere, Phoenix conferma lo stato di grazia e liquida con una certa facilità per 3-1 San Isidro, che già aveva compromesso il passaggio del turno al Pisapia dove il pubblico amico era stato costretto a vedere violata la porta locale per ben due volte.

Determinante per Alessandro il gioiellino Sau, mentre dall’altra parte Cerci,  il brillocco di famiglia di Daniele, splende ma non abbastanza per evitargli la caduta nel tabellone basso.

Il Tevere entra nel vivo e già alla prossima, con due scontri per il tabellone “ultima spiaggia”, darà ulteriori inappellabili verdetti.

Passiamo al Campionato e lo facciamo partendo dalla “situazione provvisoria” elargita, con la solita puntualità e precisione, dal Prez dopo l’ultima tornata.

Se la nostra 21^ stagione fosse finita, cosa sarebbe accaduto ?

Innanzitutto il verdetto più spietato: Spartans, AEB e Shingotamarri retrocesse.

Nel caso di Piero e Vincenzo si tratta di una conferma rispetto alla pessima fase di apertura.

Per quanto riguarda Stefano si deve parlare, invece, di “new entry” tra gli sfigati, visto che nell’apertura il nostro Fred Astaire l’aveva scapolata, anche se per poco.

Nell’ultimo turno, manco a dirlo, Shingotamarri ed AEB  perdono e lo fanno in maniera poco onorevole.

Non stupisce certo la sconfitta degli uomini di Vincenzo nella difficile trasferta in casa di Jamil, ma il 3-0 finale racconta di un partita addirittura senza storia con i Shingotamarri incapaci di arrivare ai 60 punti.

naloga figuraccia va di scena al Palombella Rossa dove, nonostante la inconsueta buona vena del solitamente impalpabile  Thereau, una difesa da serie “C” fantacalcistica spalanca le porte agli ospiti che porgendo una Rosina si portano via i tre punti.

Gli Spartans, invece, nell’ultima uscita davanti ai propri tifosi, evitano il baratro battendo Mascalzone Latino e portandosi a 4 punti in classifica: bottino che più che di rivincita continua ad odorare di retrocessione, ma dalla vita non si può avere tutto e quindi Stefano, per il momento, incassa e spera.

Senza storia anche questo incontro, con i mascalzoni di Giovanni che chiudono con un punteggio da brivido e poco edificante: 52,25 !

Affilerebbero le lame in un cruento scontro per evitare la retrocessione, invece, Real Martina ed Immortalis che al momento si giocherebbero l’ultima piazza per l’inferno.

Non esaltante ma neanche pessimo (seppure soprattutto per demeriti altrui) l’inizio della fase del clausura di Michele che però paga – e forse pagherà – i peccati commessi nell’apertura: nell’ultima di campionato i suoi Immortalis cedono pesantemente 0-3 al Muro dei Titani contro gli Scugnizzi sapientemente messi in campo da Raffaele.

La prestazione degli ospiti appare troppo equilibrata e massiccia in tutti i reparti per i gusti della squadra di casa che dovrà, quindi, cercare gloria e speranza in altri occasioni.

Il Real Martina incassa invece la quarta sconfitta del clausura e la cosa non sorprende certamente visto che questa coincide con la trasferta forse più difficile di tutte: quella allo Sgrunt Stadium dove Guido, stavolta, non si macchia di crudeltà inutili, ma fa lo stesso tutti i passettini giusti per prendersi quello che vuole.

Il solito Balotelli trascina il resto della squadra (con la eccezione di Pirlo che delude) e rifila un secco 2-0 alla compagine dell’ “uomo tripla”, che vanamente si oppone con le ottime prestazioni di Kucka e Sansone, disinnescate dalle orribili giocate di Ciani in difesa e Guarin in mezzo al campo.

L’undicesimo posto andrebbe al San Isidro che confermerebbe una stagione forse al di sotto delle proprie aspettative ma, tutto sommato, tranquilla e senza particolari patemi d’animo.

E se una stagione può risultare impreziosita anche da singole prestazioni e particolari affermazioni, niente di meglio di quanto accaduto nell’ultima uscita di Daniele, capace di violare nientemeno che la mitica Vulcano Arena di Filippo.

Molto bella la prestazione del San Isidro trascinato dal suo attacco e dalla splendida giornata degli uomini di centrocampo che riescono a controbilanciare, eccome, la scarsa vena ed il nervosismo del pescarese Weiss.

Filippo certamente non sfigura davanti al suo pubblico, ma cede con una prestazione di squadra nell’insieme sotto il livello del suo avversario e comunque insolitamente poco temeraria.

Nonostante le buone prestazioni entrambi nel clausura sono piazzati nel cono d’ombra che divide il limbo dall’inferno: solo 6 punti ma potenzialità sicuramente superiori alla attuale posizione in classifica.

Posizione di rincalzo, il nono posto, sarebbe disputata in uno spareggio tra Pueblo Unido e Scugnizzi.

Di Raffaele già si è detto commentando l’impresa corsara del Muro dei Titani che consente agli Scugnizzi di rimpinguare il bottino in classifica a 10 punti.

Per quanto riguarda Alex, certo tra gli obiettivi di inizio stagione non c’era il nono posto, ma questa è la situazione attuale, anche se è assai poco probabile che il destino del Prez si concretizzi in un esito tanto deludente, soprattutto alla luce di quanto accaduto di recente all’ Hypatia contro i malcapitati Petomani.

I peti tecnico-tattici del duo famigliare non si percepiscono affatto nell’indiavolato catino degli 85mila supporters del Pueblo: terrificante la prestazione dell’attacco di casa che con soli due uomini (Jovetic ed Emeghara, per quest’ultimo un complimento particolare al Prez, in veste di sapiente “talent scout”) porta alla causa 33,25 punti !

Nulla da fare per i Petomani che, non solo incrociano l’avversario sbagliato al momento sbagliato, ma sono peraltro autori di una prova che non consente neanche di schierare undici uomini validi: risultato 6-0.

E proprio la squadra di Antonio e Lorenzo, se avessimo finito qui, si giocherebbe il settimo posto con Mascalzone Latino.

Di ambedue abbiamo detto: due sconfitte nell’ultima uscita, con Giovanni tre scalini sopra in classifica del clausura (10 per Mascalzone, 7 per i Petomani).

Un dignitoso quinto posto si disputerebbero Gattopardi e 9 il Bove.

Filippo, come si è detto, ha perso una occasione per agganciare il treno degli inseguitori perdendo in casa contro il San Isidro di Daniele.

La sensazione però è che quello appena passato non sia l’ultimo treno e che i Gattopardi sapranno riprendere presto il giusto cammino.

Jamil ha invece regolato facilmente la pratica casalinga contro il fanalino di coda Shingotamarri e si posiziona ad 11 punti, ossia in piena bagarre per le posizioni che contano: il “last minute” si chiama ancora Totti e tanto di cappello al nostro ludo-allenatore che ha creduto ancora nel cavallo di razza da tanti dato per finito.

Arriviamo alle prime quattro piazze dove troviamo due soliti noti e due outsider.

Per il terzo posto battaglierebbero oggi Rapid Cometa e Sgrunt.

Guido, manco a dirlo, è una sicurezza, mentre Matteo forse deve ancora dimostrare di non soffrire l’aria rarefatta delle alte vette.

Questo non toglie che anche Rapid possa comunque ambire a giocarsela fino alla fine, anche se l’ultimo test (vittoria al Palombella Rossa, dove hanno vinto praticamente tutti) sembra non dei più probanti.

Chi sarebbe il vincitore ?

Oggi se la giocherebbero Phoenix e Gianduiotto, ossia la sorpresa contro lo schiacciasassi di inizio stagione.

Se tornassimo indietro di un pò, ad esempio alla fine della fase di apertura, nessuno scommetterebbe una moneta da un cent in favore di Alessandro.

C’è però un piccolo particolare: proprio nella giornata appena conclusa i Phoenix hanno letteralmente asfaltato l’undici ex-padrone della Lega: un differenziale di quasi 19 punti sui totali certifica una supremazia che, seppure temporanea, porta per il momento il piatto della bilancia a pendere dalla parte del Coliseum.

Certo, le potenzialità insite nelle rose dicono ancora Gianduiotto, ma non c’è nulla che non possa accadere nel nostro splendido reality !

Bagablob vuole chiudere ospitando nel suo spazio l’invito che giunge da Claudia Pepe, insegnante.

“Domenica e lunedì si vota nelle scuole pubbliche. Guardatevi intorno, guardate i soffitti, i bagni, le porte, l'intonaco. Guardate dove noi tutto il giorno viviamo e cerchiamo nei nostri limiti umani di costruire, formare e conservare una memoria. Guardate dove lavoriamo, in che condizioni, e pensate che i vostri figli passano più tempo della loro vita dentro quelle aule che in casa vostra. E pensate che lì si forma un cittadino, la sua libertà e la sua vita. Poi votate.....”

BAGABLOB